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Discreto (canzoni al telefono)

by Enrico Bosio

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1.
Distacco 02:30
Cavalco l'onda del distacco Restando in piedi sulla cresta Lasciando indietro calma piatta E davanti la scommessa Di usicr fuori dallo scacco Di andare privo di uno sbocco Cammino dritto sul crinale Vedendo il vuoto da ogni parte Eccetto sotto le mie suole Che calpestano beffarde Il presente la scoperta Gioia tutta in un istante E adesso che non ho piú vento Che mi sospinge dalle spalle Non do ragioni a ciò che sento E scendo lento fino a valle
2.
Discreto 02:11
Senza chiedere il permesso Non ti è concesso alcun eccesso Senza autorizzazione Fallisci l'emancipazione Serve un po' di discrezione E forse qualche amputazione Per raggiungere ogni realizzazione Per non finire dentro al cesso Non devi essere lo stesso Di quando usavi il rancore Per raccattare un po' d'amore Ci vuole concentrazione Per accettare l'oppressione Ed avere una modesta reputazione Si va perdendo la ragione In una lenta progressione Una dolce decapitazione
3.
All'osso 03:32
Tu mi riduci all'osso Tu mi riduci all'osso Non son poi tanto banale faccio ciò che posso per esser fuori dal normale Tu mi riduci all'osso Tu mi riduci all'osso Non son certo eccezionale Faccio ciò che posso Per garantirmi un temporale E invece nella tua considerazione Son sempre fedele ad ogni previsione Nell'assoluta convinzione Che non sia possibile per me Suscitare stupore Tu mi riduci all'osso Tu mi riduci all'osso Nella quiete addominale Mi discosto più che posso Dal porco del Viminale
4.
Riserbo 02:29
Io sto per mio conto Né a favore né contro E Non voglio che il mio viso rappresenti alcunché di me Perciò niente sorriso E neppure una lacrima Potrà sciogliere il nodo al collo Che s'impasta al principio e alla fine di ogni mio giorno Il vantaggio è nel mistero Anche se poi non è vero Che ho qualcosa in serbo Nel più stretto riserbo Sono soltanto timido di verbo Ma se mi vuoi immaginare Se vuoi entrarmi dentro Puoi provare a scavare in fondo agli occhi, può anche darsi che trovi un paio di tocchi di me Io Non sono diverso Non mi sono perso Non mi espongo all'universo Siccome penso sia troppo vasto per me Sono la mia stanza Sono la mia stanza Sono la mia stanza Sono la mia stanza Proprietà privata Proprietà privata Privazione odiata Proprietà privata
5.
Distinta 02:53
Sei persona di un certa levatura Tanto che non stupirebbe vederti levitare Nell'aria Sopra tutta la miseria Il tuo sorriso Non concede vicinanza Mi spinge alla transumanza dalle mani alla testa O a quel che ne resta per sentirmi degno Serve un discreto ingegno Anche non il mio E quest'ammirazione anch'essa inadeguata Insieme alla mia scarsa rilevanza Mi portano di fronte ad una statua E forse sì si potrebbe dialogare Non fosse per l'assurda deferenza Che mi spinge ad essere ombra molle A contemplare
6.
Segreto 02:32
Come la carne Cerca liberazione uno sfogo Senza ragione Così le parole Come barche sottili Hanno spazi vuoti attorno Da colmare con la comprensione Oltre la materia Viaggiano nell'aria Cercano il segreto Hanno braccia e gambe Per emigrare Io sento il desiderio Di non dire fino in fondo Di lasciar le foglie al vento Che le porti Dove non importa Ma se fossero rose Ma se fossero rose Ma se fossero rose E se fossero rose?
7.
Distinguo 02:18
Distinguo facilmente la mora dall'ortica Anche se poi la mia vita Non è molto distante Da entrambe Le piante Sono il fante Che combatte la sua guerra Prima linea che la morte non afferra Ho difese naturali Non ho scrupoli morali Mi nascondo in mezzo agli altri E non faccio distinzioni Ma se arriva un po' di vento Mi rinfresco il sentimento Non mi sposto di lato Io mi piego e non mi pento Ché il mio corpo è inchiodato A sta terra di cemento A sta terra di cemento Io dove nasco resto E poi non mi lamento detesto tutto questo Do ragione a ciò che sento Non a ciò che è distante Io non pungerei nessuno Ma la sorte mi è avversa Se mi accosta qualcuno Con un'idea diversa Che si perde o è già persa
8.
Invadenza 02:40
Solita questione Perenne illusione Di poter essere invisibile Per essere dissimile Dagli altri Nelle strade Nei palazzi Parole silenti come pensieri Fuori dai commenti seri Dall'opinione Dalla persuasione Da ogni interpretazione Dalle storie contorte Con le gambe corte Dalla storia vera Quella intera Che non tralascia nulla Dalla culla alla morte Che non chiude porte Ti fa sentire forte Sete di libertà Di solitudine La vacuità Senza il peso dell'incudine Con la spada senza lama Aspetto solo Che tu te ne vada Che tu te ne vada
9.
Rivoluzione 02:10
Sono un idealista Mangio come parlo Parlo come penso Soffro nel dissenso Barbari italiani discorsi balbuzienti Marciscon le parole Sulla bocca dei potenti Cristo è una voce Non porta confusione Ma Il fiume la conduce Coi detriti alla sua foce Tanti suoi servi Calpestano il messaggio Giuran sul rosario Da giugno fino a maggio Rivoluzione Cancella l'inazione Fai qualcosa adesso Non buttarti dentro al cesso Rivoluzione Cancella l'inazione Fa' con attenzione Non gettarti nel burrone

about

Nel giorno del centenario della nascita dello scrittore americano J.D. Salinger (b. 1/1/1919) viene pubblicato “Discreto (canzoni al telefono)”, il mio quinto album. La scelta di ricordare questo scrittore da me ammirato già dall’adolescenza ricade sulle note vicende legate alla volontà di Salinger di sottrarsi alla vita pubblica con scelte di estremo isolazionismo. La discrezione, il privato, la timidezza, il riserbo, la
ricerca di intimità, il rifiuto dell’invadenza, la dimensione del segreto, il distacco da ogni cosa e da tutti, la volontà di essere distinto e di distinguere, sono concetti correlati alla parola discreto e identificano la figura di Salinger con le tematiche dell’album.
Sono canzoni al telefono romanticamente, ma più precisamente sono canzoni registrate col solo ausilio di un telefono portatile. La decisione di realizzarlo con questo strumento parte dall’esigenza di creare una
dimensione domestica, casalinga, adatta al clima e alla tematica portante dell’album.
Inoltre in questo modo si distrugge la consuetudine attuale delle super produzioni discografiche che alimentano l’indie italiano degli ultimi anni e si riporta in auge una dimensione del suono grezzo, lo-fi, impastato, non definito nelle sue componenti. Questo è il fascino di capolavori della musica passata in cui non tutto è distinguibile, non tutto è pulito e chiaro, ma in cui la sostanza informe che si genera è un tutto straordinario e irripetibile

credits

released January 1, 2019

Registrato da me medesimo nella mia abitazione
Mastering Paolo Valenti, eccetto traccia 2 "Discreto" Mattia Cominotto
Si ringrazia Simone Mainardi

license

all rights reserved

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about

Enrico Bosio Genoa, Italy

Enrico Bosio è nato e vive a Genova dal 1980.
Voce e chitarra di en roco e BOSIO ha pubblicato finora tredici album, una raccolta di liriche tratte dalle sue canzoni dal titolo "lucertole e ombre", due romanzi "Zita" e "il vuoto necessario", due raccolte di poesia "visioni d'interno" e "cinque stagioni". Oggi insegna storia dell'arte, è grafologo, suona e scrive. ... more

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